L’Associazione NOBILE DEL DUCATO costituita il 16 Giugno 2019 ha come principale obiettivo la promozione della coltivazione del Pero Nobile all’interno dei confini dell Antico Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla compresa l’attuale provincia di Reggio Emili , all’assistenza e valorizzazione dell’attività produttiva e diffusione del prodotto e dei prodotti che si ottengono attraverso la sua lavorazione.
L’associazione vuole finalizzare azioni volte alla promozione della Cultivar Pero Nobile in particolare: difendere la presenza della coltura sul territorio prima che scompaia -Incentivare ricerche e studi sull origine e sulla storia -Mettere a disposizione il know how di chi già la coltiva -promuoverne la conoscenza attraverso la presenza a fiere -incentivare lo sviluppo della coltura presso aziende agricole
PERCHE’ SALVARE LA PERA NOBILE
Biodiversita’ Agricola
La parola Biodiversità viene dalla combinazione delle parole “biologico” e “diversità“, la Biodiversità agricola è la varietà genetica nelle piante che coltiviamo e negli animali che alleviamo per il cibo e le fibre.
La Biodiversità Agricola è uno strumento fondamentale per tenere in equilibrio il patrimonio di forme di vita, ambienti e paesaggi che l’agricoltura intensiva per fini produttivi tende a distruggere.
La Pera Nobile e’ un frutto autoctono emiliano , nato e cresciuto tra le nebbie della bassa ed i castelli del nostro Appennino, perfettamente adattato all’ambiente nostrano.
Storia e Cultura
La Pera Nobile ha compiuto un incredibile viaggio fino ai nostri giorni: ha attraversato secoli resistendo ai mutamenti climatici, alle scelte agricole e culinarie. E’ sata alimento contadino povero, ed è diventata Nobile grazie a Maria Luigia a inzio 800 quando la Duchessa elesse questo frutto tra i suoi preferiti introducendolo come elemento di contrasto nei piatti a gusto agrodolce. Ancora oggi si trovano piante secolari in aziende agricole che lo hanno conservato nel tempo.
Sapori
Il frutto è unico nel suo genere. La polpa è dura, soda, croccante e granulosa, di un bel colore bianco crema che diventa giallino una volta tagliata per effetto dell’ossidazione dell’aria. All’olfatto è molto profumata, molto dura da mangiare cruda appena colta. In nostri nonni la mangiavano cotta, nel vino o nell acqua, in insalata con le patate o con le castagne. Durante il Regno di Maria Luigia la Pera Nobile entra nei piatti del territorio piu’ complessi.